sabato 21 luglio 2012

cosa non sappiamo di MC Donald's (e altri fast food)



Partiamo da alcune informazioni che sembrano scontate:

  • Il fast food porta all'obesità, disfunsioni cardiocircolatorie, ipertensione e molto altro.
Ora vediamo altre curiosità:
  • per bruciare un big mac, una coca e le patatine dovresti camminare per 7 ore di seguito
I normali prodotti alimentari si deteriorano col tempo, il pane fa le muffe e la carne va in putrefazione.
La nutrizionista Karen Hanrahan ha fatto un esperimento per dimostrare come questi due compnenti in un panino del McDonalds non seguono le normali leggi della chimica alimentare.

La Dott.ssa Hanrahan ha conservato un McDonald's burger dal 1996 al 2008.

nella foto sotto potete vedere a destra un hamburger del 2008 e a sinistra quello del 1996 conservato dalla Dott.ssa. a parte un lieve cattivo odore, apparentemente non si notano grandi differenze.
20080925-mcdonaldsburger.jpg

Le patatine di McDonald's non vengono fritte in olio d'oliva...ma in un composto di olii vegetali, e per dar loro un sapore gradevole, viene aggiunto latte (di bassa qualità) ed estratti di carne bovina.


Inoltre è stato dimostrato che i grassi saturi dei cibi di McDonalds favoriscono la disfunzione endoteliale fino a 5 ore successive alla consumazione di un menù del  suddetto "ristorante".

Tenete presente che la disfunzione erettile è direttamente connessa alla disfunzione endoteliale.

Infatti il regista Morgan Spurlock, partendo da un documentario che aveva visto, in cui venovano esaltate le proprietà nutritive dei cibi di McDonalds, decise di fare una prova su se stesso.
per un mese intero mangiò solo ed esclusivamente da McDonalds.
Risultato: ha messo su 12 chili di peso, il suo colesterolo è salito da 165 a 230 e la pressione è andata alle stelle. Da questa esperienza il 33enne regista newyorchese ha tratto il suo primo film Super Size Me (“ingrassami”, un gioco di parole con il nome delle megaporzioni nei fast food).
Egli dichiara, inoltre, di aver avuto disfunzioni erettili durante il suo test e la sua fidanzata confermò!!!


Negli USA, la patria del junk food, secondo una recente ricerca del Center for Disease Control di Atlanta, i costi per la sanità dovuti ai problemi di peso toccano i 75 miliardi di dollari all’anno, metà dei quali vengono pagati dai contribuenti.

Considerando che un italianissimo panino con la mortadella ha solo 320 calorie e un panino con porchetta 390, molto più saporiti e genuini.....mi viene da dire viva l'Italia finchè i McDonalds non la invaderanno completamente.

Buon appetito!


PS

per chi volesse guardare il film di Spurlock:

lunedì 16 luglio 2012

I würstel di pollo? Una spremuta di carcasse di volatili

Carne separata meccanicamente (CSM). E' l'ingrediente misterioso che costituisce quasi il 90% del wurstel di pollo


Carne separata meccanicamente (CSM). E' l'ingrediente misterioso che costituisce quasi il 90% del wurstel di pollo
Compri confenzioni di wurstel di pollo Aia, Wuber, Principe, Fiorucci, Maso Antico vai a leggere l'elenco degli ingredienti e noti in una percentuale oscillante tra gli 85 e 90% la scritta carne separata meccanicamente (CSM).

Ma di cosa si tratta? Le carcasse di pollo, tolti petto, cosce e pelle, sono trasferiti in speciali presse per essere macinate e fatte passare attraverso setacci per eliminare i residui delle ossa: il risultato è l'ottenimento di una poltiglia rosa. Aggiungendo addensanti e conservanti e, a volte, polifosfati per aumentare la quantità di acqua trattenuta, il lavoro è fatto.

Il sapore è ottenuto immergendo i wurstel in bagni di acqua aromatizzata e attraverso spezie ed esaltatori dell'aroma. La spremitura delle carcasse è un sistema efficace, che permette di non buttare via niente, ma la qualità del risultato è mediocre. La poltiglia rosa ha una composizione simile alla carne, ma il contenuto osseo è maggiore e l'aspetto fibroso è scomparso. Quelli di suino sono ancora fatti con vera carne di maiale, costano infatti il 50% in più.

Dalla Polonia la salsiccia senza carne

Fatta con pelle ed ossa animali, allarme europeo per il cibo spazzatura


Fatta con pelle ed ossa animali, allarme europeo per il cibo spazzatura
Salsicce e salami senza carne prodotti da residui delle ossa e della pelle degli animali o alimenti conservati nell' acido formico usato importati dalla Polonia. Sono fra i cibi alterati e perfino pericolosi comparsi da oggi sul portale «Gli alimenti alla gogna», il nuovo sito internet avviato dal Ministero dell' agricoltura di Praga.

L'obiettivo è segnalare ai consumatori cechi ma anche a quelli europei gli alimentari di scarsa qualità o addirittura nocivi. Gli alimenti, infatti, vengono segnalati dalle autoritò ceche ma non è detto che grossisti senza scrupoli non li stiano facendo circolare in Europa.

Il sito http://www.potravinynapranyri.cz/ , costato 445.000 mila corone (17,8 mila euro), riporta la fotografia del prodotto, il nome del produttore, del paese dell'origine, del distributore e del venditore di alimentari alterati.

Il consumatore viene informato del vero contenuto del prodotto che spesso differisce da quello indicato sull' etichetta. Negli ultimi sei mesi la Polonia ha immesso sul mercato ceco, polvere di uova marce, cetrioli e crauti conservati con acido formico, una mezza tonnellata di pollame e pesci contaminati. Il ministero ceco intende avviare una causa penale contro la Polonia.

Fonte: IlMattino.it

DAL FAST FOOD A HORROR FOOD – SONDAGGIO SHOCK TRA CHI CI LAVORA

- di Marco Rota -
E’ allarme per la qualità del cibo all’interno dei fast food. Secondo un recente sondaggio condotto dal social network statunitense www.reddit.com diversi sarebbero i cibi da evitare assolutamente, bocciati dal personale interno ai ristoranti. Friggitori di patate, cassiere, assemblatori di hamburger sono soltanto alcune della categorie che hanno composto il campione oggetto di studio. Ne risulta un quadro non proprio rassicurante sulla bontà di alcuni prodotti che troviamo sui banchi dei fast food delle più note multinazionali della ristorazione.



IL SOCIAL NETWORK STATUNITENSE WWW.REDDIT.COM PONE AI LAVORATORI DEI FAST FOOD DOMANDE ESPLICITE SULLA QUALITA’ DEL CIBO SERVITO DAI RISTORANTI

LA SCELTA MENO FELICE CHE SI POSSA EFFETTUARE NELL’ORDINAZIONE
Riguarda i nuggets di pollo, poco identificabili dal punto di vista della composizione. Di certo si sa che siano formati per lo più dagli scarti e dalle parti meno preziose degli animali. Dfunkatron, un utente che rivela essere un impiegato di un fast food, racconta di aver lasciato una volta per sbaglio una confezione contenente 100 nuggets sul bancone. Pochi giorni dopo il cibo si era del tutto guastato, presentandosi come una poltiglia informe che non aveva più nessuna somiglianza con i nuggets originali. Stessa sorte sarebbe quella del pollo grigliato, in teoria un sinonimo di genuinità e di salubrità, ma solamente in teoria. Nei fatti invece, come racconta una altro lavoratore di McDonald, il pollo verrebbe interamente coperto di margarina, prima della cottura, per non farlo aderire al grill, poi quando è precotto, prima di congelarlo, viene nuovamente cosparso da un ulteriore strato di margarina fusa per non farne seccare troppo la carne. Anche i cibi vegetariani che affollano le tavole dei fast food non promettono una qualità così elevata. Vengono infatti cucinati con gli stessi utensili, dalla griglia ai coltelli, e con gli stessi procedimenti, ad esempio l’olio per friggere, utilizzati per cucinare la carne. Addirittura il ghiaccio, un prodotto che potrebbe risultare facile e trasparente nella sua preparazione, rivela invece delle profonde perplessità. Una ragazza che lavora da Burger King, che nel social network si fa chiamare LordKira, testimonia quanta sia la sporcizia che si accumula all’interno delle macchine per preparare i cubetti. Il personale non ha la facoltà di smontarla, operazione necessaria alla pulitura, se non in caso di malfunzionamento. Ne risulta il nauseante odore che ne fuoriesce e la presenza di muffa ovunque.
fonte : ilfattaccio

sabato 14 luglio 2012

USA: piantagioni zeppe di pesticidi, malformazioni genetiche tra i bimbi dei braccianti


I “bambini di Immokalee” hanno riportato alla nascita gravi malformazioni a causa delle infezioni da pesticidi contratte dalle loro madri durante la raccolta dei pomodori. Barry Eastbrook ci parla del caso che ha scioccato gli Stati Uniti.
Tower Cabins è un campo di lavoro costituito da una trentina di baracche e qualche roulotte in rovina, tenute insieme da un recinto di legno non verniciato a sud di Immokalee, nel cuore delle grandi piantagioni di pomodori della Florida sud-occidentale.

La comunità di poveri braccianti immigrati è desolata nel migliore dei casi, ma poco prima del Natale di qualche anno fa avevano di che rallegrarsi. Tre donne, tutte vicine di casa, stavano per partorire a breve distanza l’una dall’altra, nel giro di sette settimane. Ma nella vita dei raccoglitori di pomodori è sottile il confine tra speranza e tragedia.

Il primo bambino, figlio del 20enne Abraham Candelario e della moglie 19enne Francisca Herrera, arriva il 17 dicembre. Lo chiamano Carlos. Carlitos (come è soprannominato) nasce con una rarissima forma di “sindrome di tetra-amelia”, che gli provoca in breve la perdita sia delle braccia che delle gambe.

Circa sei settimane più tardi, un paio di capanne più in là, Sostenes Maceda dà alla luce Jesus Navarrete. Il bambino soffre della sequenza di Pierre Robin, una disfunzione della mascella inferiore per cui la lingua tende continuamente a riversarsi all’interno della gola, rischiando di farlo morire soffocato. I genitori sono costretti a nutrirlo per mezzo di un tubo di plastica.

Due giorni dopo la nascita di Jesus, Maria Meza mette al mondo Jorge. Ha un orecchio solo, niente naso, una palatoschisi, un unico rene, niente ano e nessun organo sessuale visibile. Solo dopo un esame dettagliato di quasi due ore, i dottori riescono a stabilire che Jorge è in effetti una femmina. I genitori le cambiano il nome in Violeta. Ma le malformazioni congenite sono così gravi che sopravvive soltanto tre giorni.
Oltre al fatto di vivere nel raggio di cento metri l’una dall’altra, Herrera, Maceda, e Meza hanno un’altra cosa in comune. Lavorano tutte per la stessa compagnia, l’Ag-Mart Produce, e nello stesso sconfinato campo di pomodori. I consumatori conoscono Ag-Mart soprattutto per i suoi pomodori commercializzati con il nome Ugly-Ripe e i grappoli di Santa Sweets venduti in contenitori di plastica a forma di conchiglia, abbelliti con tre sorridenti e danzanti pupazzi-pomodoro di nome Tom, Matt e Otto. “I bambini amano fare merenda con le nostre sorprese”, dice lo slogan della compagnia.
Dalle file di pomodori dove lavoravano le tre donne durante i mesi di gravidanza, non si godeva di una visione così confortevole. Un cartello all’entrata avvertiva che la piantagione era stata trattata durante la stagione della semina con almeno trentun tipi diversi di composti chimici, molti dei quali erano indicati come “altamente tossici” e almeno tre l’erbicida Metribuzin, il fungicida Mancozeb e l’insetticida Avermectin sono noti per i loro effetti nocivi “per lo sviluppo e la riproduzione”, secondo il Pestice Action Network. Sono teratogeni, ossia possono provocare malformazioni alla nascita.
Violazioni della sicurezza

Per l’utilizzo agricolo di questi veleni negli Stati Uniti, l’Environmental Protection Agency impone “intervalli d’accesso ristretto” (REI nel gergo dell’agricoltura chimica) tra il momento in cui i pesticidi vengono applicati e quello in cui è consentito ai lavoratori di accedere alla piantagione. In tutti e tre i casi, le donne hanno dichiarato di aver ricevuto ordine a procedere al raccolto in violazione della normativa REI.

Mentre lavoravamo alla piantagione, sentivamo distintamente l’odore degli agenti chimici”, ha raccontato Herrera, madre di Carlitos. Accertamenti successivi hanno dimostrato che Herrera lavorò in campi trattati di fresco con il mancozeb dai ventiquattro ai trentasei giorni dopo la concezione, la fase in cui il feto inizia a svilupparsi fisicamente e neurologiamente.

Meza ricorda: “Mi è successo diverse volte al lavoro di respirare l’agente chimico una volta che si era seccato e polverizzato.” Nonostante la normativa imponga a chi maneggia simili pesticidi l’utilizzo di maschere protettive, guanti appositi, grembiuli di gomma e respiratori al vapore, le tre donne hanno dichiarato di non esser state avvertite dei rischi dell’esposizione agli agenti chimici. Non indossavano equipaggiamenti protettivi, a parte le bandane con cui si coprivano (inutilmente) la bocca per cercare di evitare l’inalazione.

Herrera ha inoltre raccontato di essersi sentita male durante tutto il periodo in cui lavorò alla piantagione, di esser stata soggetta a attacchi di nausea, vomito, vertigini e a svenimenti. Occhi e naso le bruciavano per l’irritazione. Aveva sviluppato anche eruzioni cutanee e ferite aperte.

Mollare il lavoro non era possibile. Herrera ricorda che il suo capo, un sub-appaltatore di Ag-Mart, le disse che se si fosse ritirata sarebbe stata cacciata a pedate dall’alloggio fornitole presso la piantagione. Ironia della sorte, l’imminente arrivo del primo figlio rendeva ancor più indispensabile per lei e il marito un tetto sopra la testa. Lavorò alla piantagione a partire dal concepimento fino al settimo mese di gravidanza, una manciata di settimane prima dell’arrivo prematuro di Carlitos. E anche dopo aver lasciato la piantagione, continuò a lavare a mano gli abiti contaminati di suo marito e del fratello, Epifanio.

La malformazione alla mascella di Jesus si dimostrò meno pericolosa di quanto era sembrato all’inizio, e i dottori dissero alla madre che le condizioni del bambino sarebbero probabilmente migliorate con la crescita.
I genitori di Violeta dovettero piangere la morte della bambina. Ma dopo la nascita di Carlitos, i problemi di Herrera e Candelario non fecero che aumentare. Si avvicinava la fine della stagione del raccolto invernale in Florida, e la famiglia sarebbe dovuto emigrare a nord per trovare lavoro. Ma Carlitos necessitava di cure mediche costanti che gli venivano fornite per mezzo di un’agenzia locale, la Children’s Medical Services della contea di Lee. Pur essendo cittadino americano per nascita, i suoi genitori erano messicani e privi di documenti. L’espulsione dal Paese era un rischio reale.

Le cose peggiorarono ulteriormente quando a tre mesi di età il bambino sviluppò problemi respiratori. Periodicamente doveva essere trasportato in aereo da Immokalee al Miami Children’s Hospital. Privi di automobile, Herrera e Candelario dovettero farsi accompagnare dagli operatori sociali da un capo all’altro dello Stato, in viaggi che potevano durare anche cinque ore e che erano possibili solo nei giorni in cui Candelario non veniva chiamato alla piantagione, dove era ancora costretto a lavorare per pagarsi l’affitto.

le conseguenze della moderna agricoltura







L'agricoltura un secolo fa era così:






Poi la rivoluzione industriale ha industrializzato anche il settore primario e per poter produrre di più dagli stessi appezzamenti si è ricorso in modo smisurato ai pesticidi:







Gli effetti dell'uso dei pesticidi non si vede nel breve periodo.
i figli di alcuni lavoratori negli USA che erano a contatto quotidianamento con pesticidi chimici sono nati affetti da serie mutilazioni